XV ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI (3-28 ottobre)

I giovani, la fede e il discernimento vocazionale

Domande frequenti sul Sinodo dei Vescovi (Frequent Ask Questions)

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domande frequenti sul sinod

Domande frequenti sul Sinodo (testo divulgativo a titolo informativo)

DOMANDE FREQUENTI SUL SINODO

 

Cosa è il Sinodo dei Vescovi?

 

Il Sinodo dei Vescovi fu creato dal Beato Paolo VI in data 15 sett. 1965 con il Motu Proprio Apostolica Sollicitudo.

L’8 dic. 1966 fu promulgato l’Ordo Synodi Episcoporum celebrandae e il 20 ag. 1971 l’Ordo Synodi Episcoporum celebrandae recognitus et auctus, mentre in data 6 ott. 2006 fu pubblicata un’edizione riveduta dell’Ordo Synodi Episcoporum.

Il Sinodo dei Vescovi è un’assemblea di Vescovi i quali, scelti dalle diverse regioni dell’Orbe, si riuniscono in tempi determinati per favorire una stretta unione fra il Romano Pontifice e i Vescovi stessi e per prestare aiuto con il loro consiglio al Romano Pontifice nella salvaguardia e nell’incremento della fede e dei costumi, nell’osservanza e nel consolidamento della disciplina ecclesiastica e inoltre per studiare i problemi riguardanti l’attività della Chiesa nel mondo (can. 342).

Spetta al Sinodo dei Vescovi discutere sulla questioni proposte ed esprimere dei voti, non però dirimerle ed emanare decreti su tali questioni, a meno che in casi determinati il Romano Pontifice, cui spetta in questo caso ratificare le decisione del Sinodo, non gli abbia concesso potestà deliberativa (can. 343).

Il Sinodo dei Vescovi può riunirsi in assemblea generale, ordinaria o straordinaria, in cui vengono trattate questioni che riguardano direttamente il bene della Chiesa universale; oppure può riunirsi in assemblea speciale, in cui vengono trattate questioni che riguardano direttamente una o più regioni determinate (can. 345).

Il Sinodo dei Vescovi si riunì in Prima Assemblea Generale dal 29 sett. Al 29 ott. 1967.

In data 23 mar. 1970 il Beato Paolo VI, accogliendo il voto espresso dalla Prima Assemblea Straordinaria, che si svolse dall’11 al 28 ott. 1969, deliberò la Costituzione del Consilium Secretariae Generalis Synodi Episcoporum, composto di 15 Membri, di cui 12 eletti dall’Assemblea Sinodale e 3 nominati direttamente dal Santo Padre. Il mandato ad essi affidato ha la durata per il periodo di tempo che intercorre tra l’una e l’altra Assemblea Generale (can. 348 § I).

Anche a seguito delle Assemblee Speciali sono stati costituiti Consigli che si riferiscono a ciascuna di esse.

(Fonte: Annuario Pontificio 2017)

 

(P.S. Il 15 settembre 2018 Papa Francesco ha firmato la Costituzione apostolica Episcopalis communio sul Sinodo dei Vescovi)

 

Documenti di preparazione al Sinodo sui giovani

Documento preparatorio

Instrumentum laboris

Riunione Pre-sinodale. Documento finale

 

Elenco dei Partecipanti della XV Assemblea Generale Ordinaria 

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Copertura giornalistica

Durante la durata del Sinodo ci saranno alcune Conferenze Stampa e briefings giornalieri, che avranno luogo nella Sala Stampa della Santa Sede, in Via della Conciliazione 54.

Tutti i giornalisti che intendono partecipare devono essere accreditati presso la Sala Stampa della Santa Sede.

A questo link della Sala Stampa si trovano le informazioni relative all’Accreditamento giornalisti e operatori media:

http://press.vatican.va/content/salastampa/it/accrediti/pubblico/accredito.html

Se un giornalista vuole intervistare un Padre sinodale o un altro partecipante al Sinodo, è libero di contattarlo prendendo accordi privatamente.

Il giornalista accreditato può anche inviare la richiesta di intervista al email sinodo@salastampa.va , indirizzata al Padre sinodale o al partecipante al Sinodo. La Segreteria del Sinodo garantisce la consegna della richiesta al destinatario specifico. Dipenderà dall’interpellato rispondere in merito ed eventualmente prendere appuntamento fuori dall’Aula Paolo VI.

 

Come si svolgono i lavori del Sinodo

I lavori del Sinodo si svolgono in sessioni cui partecipano tutti i Padri sinodali nell‟Aula del Sinodo, dette Congregazioni generali, che si aprono con una Relazione “ante disceptationem” preparata dal Relatore generale del Sinodo. Schematicamente si possono distinguere tre fasi:

a. Durante la prima fase ciascun membro presenta agli altri la situazione della sua Chiesa particolare. Questo ricco scambio di esperienze di fede e di cultura sul tema del sinodo contribuisce a fare emergere una prima immagine della situazione della Chiesa, che necessita tuttavia di essere approfondita e perfezionata.

b. Alla luce di queste presentazioni, il Relatore Generale del sinodo redige una serie di questioni (raccolte nella Relazione “post disceptationem”) che dovranno essere dibattute durante la seconda fase, quando tutti i membri del Sinodo si dividono in gruppi – chiamati Circoli Minori (Circuli Minores) – secondo le diverse lingue. Le relazioni di ciascun gruppo sono lette in assemblea plenaria. In questa occasione i Padri Sinodali possono domandare chiarimenti sui temi esposti e fare i loro commenti.

c. In una terza fase i Circoli si dedicano formulare suggerimenti e osservazioni sotto una forma precisa e definita in modo tale che negli ultimi giorni l’assemblea possa procedere al voto di proposizioni concrete. Il lavoro iniziale dei Padri Sinodali, riuniti nei circoli, sfocia nella formulazione di differenti proposizioni sulla base della discussione nell’Aula del Sinodo e sulle Relazioni dei Circoli. Nei Circoli i Padri Sinodali possono votare su una proposizione con il “placet” (approvo) o “non placet” (non approvo). Le Proposizioni dei Circoli sono poi sottoposte al Relatore Generale e al Segretario Speciale e riunite in una Lista unificata delle Proposizioni, che viene presentata dal Relatore Generale in sessione plenaria. Quindi i Circoli si incontrano di nuovo per discutere delle proposizioni. Ed è in questo momento che i Padri Sinodali possono sottomettere i loro emendamenti individuali all’attenzione del circolo, il cui fine sarà di riunire tutti i voti provenienti da ciascun circolo e concernenti gli emendamenti alle proposizioni. Il relatore Generale e il Segretario Speciale danno il loro parere su questi emendamenti collettivi e decidono se conviene incorporarli o no nella Lista finale delle proposizioni e, in caso di rifiuto, devono darne la motivazione in un documento chiamato: Esame degli emendamenti. La Lista finale delle proposizioni viene quindi presentata in sessione plenaria, quindi sottomessa al voto di ciascun Padre Sinodale, che può decidere in favore o contro la proposizione.

Al termine di un’Assemblea Generale del Sinodo, il Segretario Generale archivia tutto il materiale in Segreteria Generale e redige la relazione conclusiva dei lavori per sottoporla al Santo Padre.

(fonte: Radio Vaticana 2008)

 

Lista di tutte le Assemblee Sinodali

Assemblee Generali Ordinarie

Assemblee Speciali

Assemblee Generali Straordinarie

 

(fonte: Vatican.va)