XV ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI (3-28 ottobre)

I giovani, la fede e il discernimento vocazionale

Intervento di Elvis Do Ceu e Federica Ceci

Conferenza Stampa di presentazione del Documento Preparatorio della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sui giovani

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Giovani 2

Buongiorno a tutti,

una breve presentazione: mi chiamo Elvis, ho 21 anni, sono di origini capoverdiane e studio Arti e Scienze dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere dell’Università Sapienza. Nella mia Parrocchia, San Tommaso Moro qui a Roma, sono catechista di un gruppo di giovani adolescenti, realtà entusiasmante che mi permette di essere “fratello maggiore” nella fede di ragazzi che cercano Cristo, accompagnati da chi crede e scommette sulle potenzialità che rendono unico il progetto di vita di ciascuno di essi.

Sono Federica, ho 24 anni e sono prossima alla laurea in Giurisprudenza presso lo stesso Ateneo. Sono impegnata anch’io nella Parrocchia di San Tommaso Moro, che nel proprio territorio comprende appunto la sede dell’Università Sapienza, l’Ateneo più grande d’Europa. Ciò favorisce la partecipazione alla vita parrocchiale di un folto numero di giovani: non solo studenti universitari, molti dei quali stranieri, ma anche tanti giovani lavoratori che gravitano in zona. In particolare, io sono responsabile della Scuola parrocchiale di formazione sociale e politica che, proprio sulle orme di San Tommaso Moro, patrono dei governanti e dei politici, coinvolge da oltre due anni circa sessanta universitari. Il nostro percorso di crescita, basato sulla Dottrina sociale della Chiesa, è volto alla formazione di una coscienza politica che ci permetta di “sporcarci le mani”, vivendo nella società non da spettatori ma da protagonisti attivi e consapevoli.

Innanzitutto, vogliamo ringraziare di cuore Papa Francesco che, accogliendo le proposte dei Vescovi di tutto il mondo, ha deciso di convocare la prossima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo sul tema dei giovani e, in particolare, della loro fede e del loro discernimento vocazionale. Abbiamo già avvertito con forza l’attenzione dei Vescovi alle nostre famiglie in occasione dei due precedenti Sinodi, e adesso a maggior ragione gioiamo perché i nostri Pastori intendono parlare direttamente a noi giovani, rendendoci interlocutori privilegiati di una Chiesa in uscita e in dialogo con le nuove generazioni.

Siamo grati per le parole di incoraggiamento, fiducia e stima che il Santo Padre ci rivolge all’inizio di questo nuovo cammino sinodale con la Lettera ai giovani che oggi viene resa pubblica e, più in generale, lo ringraziamo perché continuamente ci fa sentire al centro del Corpo vivente della Chiesa, credendo in noi e confidando nel nostro contributo all’edificazione, da una parte, di una comunità cristiana sempre meno ingessata e più accogliente e, dall’altra, di una comunità umana capace di promuovere la ricerca del bene comune mettendo al centro la persona.

Nel momento in cui viene consegnato a tutte le Chiese del mondo il Documento Preparatorio del prossimo Sinodo, siamo convinti che i Vescovi si porranno in ascolto dei giovani delle loro Diocesi, anche di quelli che vivono più lontani dal mondo ecclesiale ma che sono comunque fortemente desiderosi di attenzione e di risposte di senso. Siamo sicuri che sapranno “perdere tempo” con noi giovani, non solo per parlare, ma anche per ascoltare ciò che abbiamo da dire, con l’obiettivo di costruire insieme una Chiesa più “giovane e fresca” aperta al confronto e all’incontro.

Inoltre, da giovani quali siamo, sperimentando quotidianamente nella nostra realtà la bellezza e la libertà di essere cristiani, desideriamo parlare ai cuori dei nostri coetanei in tutto il mondo, invitandoli a non chiudersi ma, al contrario, ad accogliere le opportunità che la Chiesa ci offre con la prossima Assemblea sinodale.

Da ultimo, vogliamo lanciare un appello agli Organi di Stampa: vi chiediamo di dedicare maggiori spazi al mondo giovanile, mettendone in luce i tanti aspetti di positività e non solo gli elementi di debolezza e turbolenza. Aiutateci anche voi, con gli strumenti di cui disponete, a diventare protagonisti non solo di un futuro ancora da venire, ma anche e soprattutto di un presente che ci chiama già oggi a costruire la civiltà dell’Amore, mettendo a frutto i nostri talenti nei luoghi in cui siamo chiamati a vivere.