XV ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI (3-28 ottobre)

I giovani, la fede e il discernimento vocazionale

Testimonio di Dewi Praswida (Indonesia): Il sorriso sincero del Papa

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Praswida Dewi Kartika Maharani

Il sorriso sincero del Papa

 

Il 19 marzo 2018 è un giorno che non dimenticherò mai nella mia vita. Chi avrebbe mai pensato che io, una donna musulmana della regione di frontiera tra Giava Centrale e Giava Orientale, potesse stringere la mano direttamente al capo della Santa Sede nonché leader dei cattolici di tutto il mondo!

Papa Francesco è il primo Papa venuto da fuori Europa, dall’Argentina, perciò non c’è da stupirsi che la mia amica argentina presente con me all’incontro fosse così felice. Grazie a chi mi ha presentato, come rappresentante indonesiana di una religione non cattolica, per partecipare alla Riunione pre-sinodale che si è tenuta in Vaticano, Roma, dal 18 al 24 marzo 2018. Sono stata onorata di poter contribuire condividendo l'esperienza dei giovani cattolici in Indonesia, con particolare riferimento al loro rapporto con le altre fedi religiose.  Un’opportunità di incontro con 300 altri giovani di diversi paesi, per il 94% cattolici.

Al suo ingresso nella sala delle conferenze, il Papa ha rivolto a tutti un sorriso sincero e ha accettato l’invito a scattare un selfie con i partecipanti seduti al centro. Oltre al piacere con cui condivide il suo sorriso, si è visto che Papa Francesco ama anche scherzare e perfino ridere con spontaneità.

Una cosa mi ha lasciato senza parole. Mentre per i relatori che avevano parlato prima avevo visto sul tavolo alcuni snack o comunque bevande in bicchieri di una certa grandezza, quando Papa Francesco ha preso la parola ha preferito solo un piccolo bicchiere di acqua minerale. Una cosa banale, ma da questo si vede tutta la sua semplicità. Anche quando gli ho stretto la mano e gli ho detto “Papa, sono una delegata musulmana dell’Indonesia”, mi ha detto “Sì” con espressione emozionata e un sorriso sincero.

Apprezzo enormemente che la Santa Sede abbia permesso a me, che non sono cattolica, non solo di avvicinarmi al Vaticano ma perfino di entrare ed esplorare tutto l’interno della Basilica di San Pietro, la chiesa cattolica più grande e più importante del mondo. E non solo. Le guardie in Vaticano, nelle varie basiliche e in altre parti di Roma non hanno mai fatto problemi per il mio velo in testa e la mia religione. Anche durante la Riunione mi lasciavano pregare secondo il mio credo religioso, dove e quando volevo.

Papa, mai nella vita mi sarei sognata che mi sarebbe capitato un incontro con te.

Ringrazio Dio per quel momento indimenticabile.

Spero che un giorno potremo incontrarci di nuovo.

Grazie, Santa Sede; grazie, Santo Padre.

Grazie a tutti i coordinatori e a tutti coloro che lo hanno reso possibile.

 

Dewi Praswida, Indonesia

11 aprile 2018